La vitamina D è conosciuta prevalentemente per il ruolo svolto nel metabolismo del calcio, in particolare a livello osseo. Numerosi studi, negli ultimi decenni, hanno messo in evidenza che il ruolo della vitamina D non si limita a questo, ma sono innumerevoli le funzioni svolte nell’organismo, in particolare è risultato evidente l’importante ruolo nella modulazione del sistema immunitario.
Oggigiorno la carenza di questa vitamina risulta essere molto diffusa e interessa trasversalmente tutte le fasce d’età.
La fonte principale di vitamina D è rappresentata dalla sintesi a livello cutaneo in seguito all’esposizione ai raggi solari, ma gli effetti dell’esposizione al sole non sono sempre uguali e a questo si aggiunge il progressivo cambiamento dello stile di vita che ha ridotto drasticamente il tempo trascorso all’aria aperta. Non solo stile di vita, ma anche alimentazione scorretta, obesità, sedentarietà, concomitanza di altre patologie sono alcuni dei fattori in grado di influenzare negativamente il metabolismo e le molteplici azioni svolte dalla vitamina D nell’organismo.
Il test prende in considerazione due aspetti per delineare un quadro completo: con un campione di sangue capillare è possibile quantificare la vitamina D (25-OH vitamina D) circolante al momento del prelievo e con un campione di mucosa buccale è possibile ricavare le informazioni genetiche per valutare la predisposizione personale ad alterazioni del metabolismo della vitamina D.
La combinazione delle informazioni derivanti dell’analisi ematica e dell’analisi genetica fornisce uno strumento utile in grado di conciliare l’intervento puntuale nell’immediato con una corretta strategia di prevenzione nel lungo periodo.